Don Chisciotte e la Luna |
In tutto il mondo si festeggia con spettacoli, mostre e convegni: una festa per un settore artistico sottovalutato, considerata arte minore, ma che riserva al pubblico odierno, abituato a vedere le cose del mondo attraverso lo schermo dello smartphone, una sorpresa dietro l'altra, genuina, senza filtri, per un essere inanimato mosso da un manipolatore, un artista, in grado di far provare a un oggetto emozioni simili alle nostre.
In Italia, il Centro Unima Italia, ha colto l'occasione per una riunione annuale dei soci; quest'anno si è svolta a Bari, e la Casa di Pulcinella ha fatto d'anfitrione.
Anche in Francia, patria del Festival Internazionale delle Marionette di Charleville-Mezieres, e in tantissimi altri paesi la Giornata Mondiale della Marionetta è stata festeggiata e oggi ci interessava anche a noi pubblicare questa piccola notizia, rispetto ai grandi temi d'attualità che attanagliano il mondo, per mantenere vivo un pensiero, una pratica artistica e artigianale, un'arte minore certo ma in grado di "svegliare" dall'ipnosi tecnologica che ci attanaglia oggi e far appunto "pensare" a quello che in realtà siamo, possiamo fare con le nostre mani e da dove veniamo.
In questo momento storico il teatro, disciplina a cui appartengono a pieno titolo le marionette e tutte le altre figure a loro collegate (burattini, pupi, ombre, pupazzi ecc.), il Teatro di Figura, come viene denominato, è in una fase discendente.
Dall'antica Grecia il teatro è sopravvissuto, arrivato fino a noi, e pur con tutte le vicissitudini a cui è stato sottoposto, mantiene intatto il suo valore antropologico e probabilmente non morirà mai, nonostante la massa di tecnologie che ci sta investendo e che investirà il nostro futuro di umani.
L'ultima tecnologia in ordine di tempo, che sta entrando a far parte della nostra vita è l'intelligenza artificiale; ci stanno lavorando in molte grandi società, e presto ce la ritroveremo addosso; ma sono convinto che nessun umanoide in grado di sostituirci in ogni momento della giornata, non sarà capace di sostituirci su un palcoscenico come attori o con una marionetta in mano, dove le emozioni saranno la nostra guida, dove le luci e il buio, la musica o i rumori, i movimenti faranno il resto fino a quando le luci della platea si accenderanno e tutto si dissolverà; allora rientreremo nel nostro quotidiano, con l'automobile elettrica che ci guiderà verso casa, mentre pensiamo ancora a quell'essere inanimato che si muoveva da sembrare vivo.
Stefano Cavallini, regista, drammaturgo, marionettista
Habanera Teatro
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